Il Dottor Gaio Lucilio Zanicchi ed il Mistero delle Morti Sconnesse

Il dr. Gaio Lucilio Zanicchi (giovane GIP, giudice delle indagini preliminari a Roma) è gaio di nome e di fatto: è un gay velato, ossia non dichiarato e pratica la sua omosessualità solo nelle saune gay all’estero. In realtà è anche bisessuale, ed è impegnato in un vero e proprio fidanzamento con Rossella, perugina poco più che vent'anni, bella e piena di ormoni. Però vergine. E Rossella viene a Roma con tutta l’intenzione di fare l’amore con lui. I fastidi si sommano ai fastidi ed ai problemi professionali: il suo fidato autista viene sostituito da un giovane poliziotto proprio all’inizio di un nuovo caso e la situazione si complica e di molto quando inizia una serie di morti accomunate dal modus operandi: tutte le vittime vengono bruciate vive. Tutto lascia pensare ad un pazzo serial killer ma la vittimologia, ossia il tipo di vittime, non è per nulla coerente: le vittime sono del tutto diverse fra di loro, nulla le accomuna; sono morti del tutto sconnesse. È tutto molto complicato. Anche perché una piccola parte del passato del dottor Zanicchi riappare in modo del tutto inaspettato. Ed il passato sembra anche essere la chiave di volta delle morti sconnesse. Il dr. Zanicchi dà la caccia ad una qualche connessione fra le vittime e alla fine la trova, e trova anche l’assassino. Strada facendo però quella che si complica di brutto è la sua vita.